Riunione delle PGS siciliane
Agire con intenzionalità educativa nello sport giovanile. Questo il rinnovato impegno delle pgs siciliane riunite a Catania il 2 e 3 marzo per l'assemblea ordinaria ed elettiva.
I rappresentanti delle associazioni presenti, ottancinque in tutto, accompagnati da numerosi tecnici e dirigenti locali, si sono confrontati con le sollecitazioni dei relatori della tavola rotonda sulle nuove sfide educative nello sport.
Apprezzatissimi gli interventi di Edio Costantini, consultore del pontificio consiglio per i laici, Sandro Morgana, presidente della Federcalcio siciliana, Marcello Mazzeo, delegato per la pastorale giovanile dei salesiani, Sergio Parisi, assessore allo sport e politiche giovanili del Comune di Catania.
Hanno preso parte all'incontro Enzo Falzone, Presidente regionale della Fipav, Salvo Russo, Coordinatore degli Enti di promozione in Sicilia, Gennaro La Delfa, delegato provinciale del Coni.
Il Presidente Siragusa nella sua relazione programmatica ha sottolineato come l’efficacia della proposta sportiva Pgs trova il suo fondamento nella qualità delle iniziative attraverso le quali si riesce a mantenere fermo quello stile associativo tipico delle Pgs che esalta la dimensione umanizzante dello sport.
In questa stessa direzione occorrerà lavorare nei prossimi anni per rafforzare il senso di appartenenza, assicurando continuità all’impegno costante sul territorio e all’idea di uno sport organizzato che va controcorrente rispetto alla domanda generalizzata di un’attività libera e individualistica che si colloca più nell'ambito del tempo libero, nel quale prevale l'esigenza di intrattenimento, di benessere fisico e di distrazione.
Oggi non può più valere l’affermazione che lo sport è sempre “educativo”.
Occorre non smarrire quella particolare tensione che guarda al singolo giovane, alla persona. Non è possibilie cadere nel tranello che pone l'atleta in funzione della squadra o della società sportiva, e tanto meno dello sport in genere. Ogni azione deve essere condotta in funzione della sua vita, del suo crescere, del suo maturare.
Per queste ragioni è importante insistere sulla formazione degli operatori (allenatori e dirigenti), per recuperare o accrescere quella intenzionalità educativa nelle attività poste in essere quotidianamente nei campi o nelle palestre.
Sul piano operativo, sono emersi alcuni ambiti di intervento:
a) potenziare gli interventi nelle scuole, programmando e investendo nell’attività motoria della scuola primaria e nell’organizzazione di attività sportive in quella secondaria. Nella scuola si possono sviluppare le giuste sinergie educative (sport-scuola-famiglia; allenatori-docenti-genitori;…) in un ambiente unico dove i ragazzi possono vivere in modo equilibrato e razionale le diverse esperienze;
b) attivarsi nel territorio per vivere concretamente la vocazione ad uno sport a servizio dei giovani e degli “ultimi”. Fare sport, oggi, può essere un “lusso” che molti non possono permettersi. Ecco, perché, oltre al servizio nelle attività tradizionali (e più “comode”) è importante intervenire laddove lo sport non esiste o stenta a praticarsi, per vecchie o nuove “povertà”;
c) ampliare la gamma delle discipline sportive promosse a livello territoriale. Se i giovani chiedono di poter scegliere tra diversi tipi di sport, è necessario essere capaci di offrire una reale e organizzata disponibilità definendo, se utile, le opportune collaborazioni con le Federazioni sportive di riferimento.
All’esito della parte elettiva è stato confermato alla guida del comitato regionale Maurizio Siragusa, che sarà affiancato dal vicepresidente Matteo Marino, dal direttore tecnico Carmelo Pergolizzi, dal tesoriere Dario Conti, dai consiglieri Antonino Raimondo e Vincenzo Fumuso. Segretario è stato nominato Sergio Caripoli. Nel collegio dei revisori andranno Santino Rinaldi, Sonia Mezzatesta, Fabio Chines (effettivi) e Concetto Di Rosa (supplente). Rappresentati per la Sicilia al Consiglio nazionale sono stati riconfermati Enzo Caruso e Mauro Di Pasquali.